Progetto Internazionale Papa Alessandro IV

Panelli sul Progetto

 

Panello 2º

INTRODUZIONE  AL  PROGETTO

Fino ad oggi non sono state molte le ricerche di tipo archeologico, topografico sotterraneo e geologico-stratigrafico realizzate sul colle del Duomo di Viterbo.

Sono stati raccolti dati disponibili dalle carte storiche della città di Viterbo, dalle documenazioni anche di carattere geologico, custodite negli Archivi di Stato (Roma e Viterbo), nell’Archivio Diocesano di Viterbo, nelle biblioteche Comunali di Viterbo e delle Università degli Studi della Tuscia e di Roma “La Sapienza”.

Sul piano archeologico, modeste sono le notizie sulla ricerca della “nascosta” tomba di Papa Alessandro IV. I primi documenti che mostrano carenti studi scientifici, risalgono alla seconda meta del 1800. L’unico vero studio scientifico elaborato, corrisponde al piccolo scavo realizzato di recente all’interno del museo del Duomo.

Il Progetto Internazionale “Papa Alessandro IV”, che si sviluppa sull’area della Cattedrale di Viterbo, gli edifici ad essa limitrofi e del Colle del Duomo, ha sette obiettivi fondamentali.


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OBIETTIVI

Il Progetto Internazionale ha sette obiettivi fondamentali:

Identificare il Luogo di Sepoltura di Papa Alessandro IV; attraverso lo studio geofisico, per individuare il luogho di sepultura, la ricognizione topografica per individuare gli accesi e scavo archeologico, per portare alla luce le spoglie del Papa.

Studiare le strutture archeologiche sotto il Colle del Duomo, ove dovrebbero trovarsi i resti della città etrusca e romana, il tempio di Ercole, il borgo longobardo, il castello d’Ercole, attraverso l’analisi dei dati geofisici raccolti, si avvieranno mirati saggi di scavo.

Individuare e studiare sul piano topografico-archeologico le Cavità Antropiche quali cunicoli, gallerie, cisterne, cripte, tombe, ecc.

Studiare la geologia e la stratigrafia del Colle del Duomo, con esplorazione speleologica, mappatura e censimento delle cavità, mai investigate. Questa ricerca può rappresentare un punto di partenza per un programma di indagini che possa interessare tutto il quartiere medievale della città di Viterbo.

Studiare e Mappare le Condizioni di Potenziale Instabilità degli edifici situati sul Colle del Duomo, l’articolato sistema di cavità sotterranee è soggetto ad un progressivo ed ineluttabile degrado per molte diverse cause; il rischio maggiore è dato dal degrado conseguente i  movimenti sismici anche se verificatisi a distanza (Tuscania 1978, ..., L’Aquila 2009).

Individuare, Catalogare e Catastare le Pertinenze Sotterranee situate sotto il Colle del Duomo, al fine di prevenire l’accesso di terzi a proprietà per scopi furtivi, l’acquisizione indebita di proprietà, l’attività di spoglio archeologico illegale, smantellamento della massa tufacea per scavi clandestini, nonchè le problematiche strutturali.

Divulgare il “valore” della figura di Papa Alessandro IV, in tutte le sue componenti, della sua epoca storica e dei risultati delle diverse ricerche eseguite, attraverso la realizzazione di due convegni, conferenze, pubblicazioni di studi su riviste scientifiche, produzione di documentari, apertura di un blog ed una pagina web, ecc., ...

 


Panello 4º

L’AREA  DI  STUDIO

L’area di Studio comprende buona parte del Colle del Duomo; le ricerche interesseranno a vario titolo i diversi edifici ivi costruiti e le aree di pertinenza o limitrofe agli stessi.

La ricerca del luogo di sepoltura del Pontefice Alessandro IV porterà a indagare aree nelle quali si ritiene probabile l’esistenza di antichi manufatti, ora sepolti, riferibili all’antico abitato etrusco-romano e medievale.

Studi a grande dettaglio che si eseguiranno sui relativi “piani”:

Studi di detaglio:
Cattedrale di Viterbo 1
Museo del Duomo 2
Piano terreno del Palazzo Papale di Viterbo 3
Piazza San Lorenzo 4
Via San Lorenzo *
Via San Clemente *

Studi a media scala:
Giardino del Vescovato 5
Giardino del Seminario 6
Ospedale Vecchio 7

 


Panello  5

LA  RICERCA  DELLA  TOMBA  DI  PAPA  ALESSANDRO IV

1355 l’arciprete Daniele Angeli riceve una visita da parte del governatore generale dei Disciplinati,... forse in relazione con la scomparsa delle spoglie di Alessandro IV e del suo sepolcro.

1568 il Cardinale Gambara avviò il restauro della Cattedrale. Per questi lavori, il Papa, autorizzò la demolizione di tombe e mausolei. Con questo atto sembra sia stato rimosso anche il monumento di Alessandro IV, che all'interno non conteneva la bara.

1683  il Cardinale Sacchetti fece ingrandire il coro, distruggendo le mura dell'abside maggiore. Si fecero ricerche per "ritrovare" la tomba di Alessandro IV, ufficializzando cosí l’occultamento dopo la sua morte; nulla fu trovato, essendo partiti da presupposti errati.

1773 un tentativo di localizzare i resti  del Papa nella Cappella del fonte battesimale

1877-1878  restaurando il pavimento del Duomo si tentò di trovare la tomba di Alessandro IV, inutilmente. Si trovarono solo resti di un edificio romano d’età imperiale.

1886 il Conte Cristofori scavò, cercando la tomba di Alessandro IV, nella cappella di Giovanni Battista a profondità di qualche metro; trovò soltanto avanzi di marmi   e una cassa marmorea d’origine pagana, contente i resti di un fanciullo.

1898 in un manoscritto, scoperto nel 2010 nelle ricerche legate “al progetto”, aggiunto ad un libro del 1762 e documentato sotto l’altare dell’abside sinistro, fu trovata una lastra di peperino con una incassatura di persona e traccia di figura, forse mosaico. Fu trovata, fra tanto altro, una cassa di travertino forata, con coperchio forato e fissato con 4 perni di ferro impiombati; si ritiene essere una cassa che doveva contenere sacre reliquie, in seguito tolte; nulla di riferibile ad Alessandro IV. Per mancanza dei fondi si fermarono i lavori.

 


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RITROVAMENTI  ARCHEOLOGICI  NEL  COLLE  DEL  DUOMO

Sull’area del Colle del Duomo non si è mai fatta una ricerca sistematica a livello archeologico.

1849 si è venuti a conoscenza del basamento di una torre e di un tratto di via basolata presso la piazza del Duomo; così riferisce l’Orioli.

1876-1878 in questi anni si restaura il pavimento cosmatesco del Duomo. L’Egidi scrive: “...rimosso il pavimento, presso la porta maggiore e a non molta profondità gli operai si incontrarono in una platea di opera cementaria durissima, e a metà circa della nave di mezzo in un muro a grosse pietre regolari che correva parallelo al colonnato alla distanza di un metro circa: altro muro simile ad angolo retto col primo tagliava quasi tutta la nave. Vari frammenti di scultura...e una iscrizione frammentaria...”

1907 nei lavori di consolidamento delle fondazioni dell’Archivio del Palazzo Papale furono trovati un "columbarium", pezzi scultorei ed architettonici d’età romana ed altomedievale, frammenti di vasi aretini e due frammenti d’epigrafi.

1933 Nei lavori d’abbassamento del piano della piazza del Duomo e di Via San Lorenzo si ritrovarono due tratti di mura in grandi blocchi di peperino squadrati, alcuni posti per lungo ed altri per testa.

1950-1953 Nella ricostruzione del pavimento del Duomo sì avviarono degli scavi al suo interno per scoprire il primitivo abside. Lo scavo fu solo per una profondità di metri 1,10. Purtroppo i lavori furono compiuti in maniera rapida senza lasciare dati di natura archeologica.

1968 Nei lavori per l’impianto di riscaldamento, furono rinvenute diverse lapidi funerarie e una cripta, ove erano contenuti tre sarcofagi.

1997-1998 nei lavori per il Museo del Duomo si trovarono sarcofagi in peperino, ad uso ossari a posteriori, del tipo a “logette”, di cui uno sotto la prima cappella sinistra del Duomo, una struttura idraulica del XIX sec., sporadici frammenti di ceramica romana, aretina ed a “vernice nera”, una struttura in grossi blocchi di tufo orientata nord-sud, il muro perimetrale della navata meridionale dell'abside che mostra una risega, con lastre residue sotto il pilastro, di epoca rinascimentale.


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FASI  DEL  PROGETTO

PRIMA FASE è lo studio geofísico-archeologico dell’interno della Cattedrale e delle sue vicinanze. Una ricognizione semplice da svolgersi e in poco tempo; saranno applicate tecnologie geofisiche d’ultima generazione “non invasive, non distruttive” molto efficaci, verranno applicate 9 metodologie diverse e 15 diversi macchinari. Viterbo sarà il primo luogo al mondo in cui si saranno utilizzati e confrontati, nella ricerca archeologica, dati di rilievo provenienti da tante diverse fonti integrate fra loro.

SECONDA FASE prevede la ricognizione speleologica, topografica, archeologica e geologica, delle cavità artificiali sottostanti il “Colle del Duomo”; è previsto l’utilizzo di avanzati sistemi di esplorazione robotizzati con sistemi di video-esplorazione, tecniche geologiche di ricognizione endoscopica (con camera a fibre otiche) guidate per georadar, per l’esplorazione degli spazi di difficile acceso e pericolosità.

TERZA FASE prevede scavi archeologici di parti “mirate” rilevate con lo studio geofisico nel Duomo e nella zona circostante; con gli obiettivi di ritrovare la salma di Papa Alessandro IV e le strutture archeologiche, sottostanti la Cattedrale e altre aree del Colle. I lavori di scavo comporteranno un programma di distacco di porzioni del pavimento cosmatesco cui seguira il suo restauro completo. Analisi antropologiche dettagliate saranno eseguite sui resti “certi” o riferibili alla salma del Pontifice Alessandro IV.

QUARTA FASE si svilupperà con la realizzazione di due Convegni Internazionali, nell’anno 2011, 750° anniversario della morte del Papa. Che renderanno pubblici i risultati della ricerca geofisica-archeologica-geologica e gli studi sulla vita e l’opera di Alessandro IV, nonché sull’Europa e la Viterbo del XIII secolo. Si realizzerano pubblicazioni di atti e articoli in riviste scientifiche. Verranno prodotti documentari divulgativi e scientifici oltre ad aprire un sito web dedicato .

 


Panello   8

GEORADAR
Strumento che emette un’onda elettromagnetica attraverso un’antenna; quando l’onda colpisce un materiale nel sottosuolo, partedell’energia si riflette in superficie e rilevata da un’antenna ricevitore.
Spostando il georadar sul erreno si ottiene una pseudo immagine nella quale si distinguono strutture e vuoti situati nel sottosuolo. Si raggingono 6-7 metri di profonditá.

METODO  MAGNETICO
Basato sulla rilevazione dell’intensità del campo magnetico terrestre, che può variare a seconda della quantità di minerali ferromagnetici presenti nella roccia. Lo strumento emette un’onda che riflessa trasmette alla macchina informazioni grafiche sulla presenza di manufatti, strutture edificate e cavitá.

MICROGRAVIMETRIA
Lo strumento misura la gravità degli spazi e dei materiali sotterranei. Con i dati ottenuti si realizzano immagini dei manufatti e delle cavitá nel sottosuolo.


Panello  9

PROVE SONICHE
Si basa sulla generazione da sorgenti a percusione di onde soniche registrate da una serie di sensori disposti geometrica che misurano il tempo impiegato dalle onde attraversando un percorso all’interno di un materiale. Si basa su alcune relazioni che legano la velocità di propagazione delle onde elastiche alle proprietà elastiche del materiale.

TOMOGRAFIA ELETTRICA
Attraverso elettrodi metallici (da 32 a 256) infissi nel terreno si inietta corrente elettrica e si misura la differenza di potenza che si genera per i cambi di “resistenza” della struttura del sottosuolo.  Stendendo sul terreno diverse linee di elettrodi si ottengono profili bidimensionali attraverso i quali si sviluppa una planimetrica tridimensionale che mostra la tipologia delle strutture sotterranee. Si raggiunge una profondità massima di 30 metri.

TDEM
Si basa sulla propagazione di un campo elettro- magnetico all’interno del sottosuolo. Il sondaggio e realizzato stendendo sul terreno un loop, costituito da un cavo elettrico, in forma di spira quadrata.
La brusca interruzione della corrente nel loop genera un campo elettromagnetico, che si diffonde nel sottosuolo, le cui variazioni sono misurate in superficie.

 


Panello  10

EM61 Metal Detector
Un trasmettitore genera un campo elettromagnetico, le onde si propagano in prondità come anelli di fumo.
Le onde migrano velocemente nel sottosuolo; e quando incontrano corpi metallici, ferrosi e non, tendono a stazionare per tempi relativamente lunghi; se ne rileva cosi dimensione e profondità, sino ai 4 metri, degli oggetti.

EM31 FDEM
lo strumento è constituito da un’asta, con alle estremità rispettivamente un trasmettitore ed un ricevitore; la tecnica sfrutta la propagazione nel sottosuolo delle correnti da campo elettromagnetico, la conducibilità del terreno o degli oggetti genera un campo elettromagnetico secondario, registrato attraverso il ricevitore. Con un programma, i valori rilevati producono  una mappa con il posizionamento dei manufatti sepolti e cavitá.

TOMOGRAFIA SISMICA
rileva la velocità delle onde sismiche nei terreni. Le onde sono prodotte con un colpo su una piastra di battuta. Il diverso tipo di terreno/materiale attraversato modifica la velocita e direzione di propagazione delle stesse, che tornanno in superficie e sono rilevate da geofoni riceventi con un tracciato grafico. È possibile realizzare immagini bidimensionali.

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