1) Unificazione e studio della documentazione esistente
Per il lavoro di ricerca geofisica è di fondamentale importanza effettuare l’acquisizione di tutti i dati dei sondaggi geognostici e documenti topografici presso le pubbliche amministrazioni o resi disponibili da privati, relativi all’area del centro storico.
Considerate le finalità esclusivamente conoscitive e non lucrative del Progetto è auspicabile il coinvolgimento in questa fase della ricerca anche dei geologi professionisti locali, che verranno ufficialmente invitati a partecipare, sia pur a titolo volontario, per rendere anche disponibili i dati puntuali in loro possesso.
Questi dati serviranno per capire la geomorfologia del terreno e possono essere utili per rendere più completa l’interpretazione delle mappature rilevate, nello svolgimento del progetto. La raccolta di tutte le informazioni esistenti, sulla geomorfologia, sulla stratigrafia, sull’esistenza di vuoti o sottoservizi, nonché gli eventuali elaborati topografici delle cavità, ecc. renderà possibile la realizzazione di un documento unico, di grande importanza pratica e scientifica sulla composizione geomorfologica del Colle, costituendo di fatto l’avvio di un archivio unificato di libera consultazione per ricercatori, enti pubblici e privati.
2) Metodologie di ricerca geofisica
Tecniche non distruttive d’indagine geofisica applicate alla ricerca archeologica della tomba di Papa Alessandro IV e delle strutture archeologiche situate nell’area del Colle del Duomo di S. Lorenzo.
Le “tecniche non distruttive” possono essere utilizzate nell´individuazione di caratteristiche nascoste della muratura come vuoti, difetti interni o caratteristiche della sezione muraria, che non possono essere altrimenti riconosciute se non con “prove di tipo distruttivo”. Le “tecniche non distruttive” sono di grande aiuto quando è necessario ottenere una conoscenza generale della morfologia di una muratura o sottosuolo.
L´applicazione di indagini con “tecniche non distruttive” può essere indispensabile per l`individuazione di caratteristiche interne della muratura e il sottosuolo (cavità, canne fumarie o morfologia della sezione) che potrebbero essere rilevate altrimenti, solo con tecniche distruttive.
La prima fase del progetto è esclusivamente sviluppata con metodologie non invasive, non distruttive e solo strumentali, con carattere propedeutico a posteriori interventi.
L’importanza e lo sviluppo di tecniche d’indagine non distruttive, in situ, è stata sottolineata da numerosi autori. Le “tecniche non distruttive” possono essere impiegate con diverse finalità:
- individuazione degli elementi strutturali nascosti, come strutture di solai, archi, pilastri, strutture archeologiche, vuoti, cunicoli, ecc.;
- qualificazione della muratura, pavimentazione o sottosuolo e dei materiali componenti, mappando zone non omogenee della
superficie da analizzare come l´uso di differenti mattoni nello stesso edificio, differenti tipi di pietre per murature, esistenza di vuoti ecc.;
- valutazione della estensione del danno meccanico in strutture fessurate;
- individuazione del degrado superficiale;
- verifica delle proprietà meccaniche e fisiche di malte, mattoni o pietre.
Le metodologie attualmente disponibili sono basate principalmente sull´individuazione delle proprietà geofisiche dei materiali da analizzare.
Al momento, le più diffuse “tecniche non distruttive” sono rappresentate dalle indagini soniche, radar, tomografiche, magnetiche e termografiche.
La maggior parte delle metodologie non distruttive può fornire solo risultati qualitativi; il ricercatore, quindi, trovandosi a dover interpretare questi risultati può utilizzarli come valori comparativi confrontando tra loro i dati rilevati nelle diverse parti della struttura analizzata e, cosa che noi faremo nel progetto che si sta esponendo, confrontare i dati ottenuti contemporaneamente con altre “tecniche non distruttive”.
Le tecniche che si confronteranno nel “progetto di ricerca della tomba di Papa Alessandro IV”, delle strutture archeologiche sottostanti il Colle del Duomo, dello studio geologico del Colle stesso e delle condizioni di potenziale instabilità, saranno:
1. Georadar
2. Metodo Magnetico
3. TDEM - Metodo Elettromagnetico nel Dominio del Tempo
4. EM61 - Metal Detector ad Alta Risoluzione
5. EM31 (FDEM) Metodo Elettromagnetico nel Dominio della Frequenza
6. Tomografia elettrica, metodo ERT
7. Sistema Microgravimetrico
8. Prove Soniche
9. Indagine sismica tomografica
3) Metodo topografico
- Rilievo topografico
Papaalessandroiv
alberto.pichardo@yahoo.es papaalessandroiv@yahoo.es
Ex Chiesa di San Tommaso
Ufficio: 0039-0761-1890014
Cell: 0039-3271466089. Prof. Alberto Pichardo Gallardo
Cell: 0039-3311168729 Segretaria del Progetto
Fax: 0039-0761-1890014