Progetto Internazionale Papa Alessandro IV

Sistema Microgravimetrico

 

        La prospezione gravimetrica misura la gravità degli spazi e dei materiali sotterranei. È da tempo utilizzata con successo nell'esplorazione geofisica delle risorse del sottosuolo. Di recente, con lo sviluppo di nuove e sempre più affidabili strumentazioni, tali misure sono divenute oggetto di un rinnovato interesse in ambito geologico, archeologico ed ingegneristico.

        La prospezione gravimetrica viene correntemente utilizzata sia per studi su ampia scala che in applicazioni su piccola scala (microgravimetria).
Il carattere di “tecnica non distruttiva" pone la prospezione gravimetrica in posizione preferenziale per quelle applicazioni in cui si rende necessaria la salvaguardia delle opere presenti nell'area d’indagine. Inoltre, a differenza delle altre prospezioni, essa non risente particolarmente di disturbi in aree ad elevata antropizzazione, ossia può essere impiegata molto efficacemente anche in aree cittadine; si pensi ad esempio alle pavimentazioni di chiese e palazzi monumentali al di sotto dei quali sono spesso celate cripte e cunicoli. La maneggevolezza e le dimensioni ridotte della strumentazione agevolano di molto le operazioni di campagna, esse possono essere condotte in maniera efficace anche in zone impervie oppure in zone in cui sono presenti disturbi quali l’elettromagnetico, la presenza di acqua, od altri che non consentono l'efficace utilizzo di altre tipologie di indagine.


        I rilievi gravimetrici possono essere di tipo su ampia scala o di dettaglio. Nei primi, in generale effettuati per lo studio preliminare di una vasta zona, le stazioni possono trovarsi a distanza di diverse centinaia di metri fra loro; nei secondi, che riguardano le prospezioni geofisiche di dettaglio, le distanze tra le stazioni possono ridursi a pochi metri. Le misure di gravità esigono particolari cautele e criteri operativi, conseguentemente le campagne di indagine vanno pianificate con estrema cura cercando di ottenere una distribuzione delle stazioni il più uniforme possibile. La campagna di misure sarà eseguita con modalità dettate dallo strumento impiegato e dalle finalità del rilievo stesso, ripetendo periodicamente la misura su determinate stazioni e seguendo in ogni caso dei circuiti chiusi. Tali precauzioni sono necessarie per caratterizzare con estrema precisione le variazioni temporali dell'accelerazione di gravità connesse a fenomeni non d’interesse dell'indagine.

        

        Oltre alle misure di gravità, un rilievo gravimetrico va associato ad un rilievo topografico dettagliato. L'ubicazione delle stazioni di misura sia in planimetria che in altimetria riveste particolare importanza nella fase di elaborazione delle misure di campagna in quanto una serie di correzioni vengono apportate sulla base della quota delle stazioni di misura e della loro posizione.

       

        Operativamente l'esecuzione di una misura prevede il posizionamento, con estrema cura, del gravimetro su di una base solidale con il terreno, e la sua messa in stazione operando la “messa in bolla” con opportune viti di regolazione. La misura va ripetuta in maniera manuale od automatica in modo da minimizzare l'errore intrinseco ad ogni misura sperimentale di questo tipo.

        Le applicazioni:
        • ricerche archeologiche con l'individuazione di strutture come muri, cisterne, cripte, ecc.;
        • applicazioni di ingegneria ambientale ( mappatura del riempimento di cave sepolte ed abbandonate);
        • esplorazioni minerarie;
        • ricerca di cavità e cunicoli carsici;
        • applicazioni idrogeologiche con l'individuazione di zone a diverso grado di fratturazione;
        • rischio vulcanico.

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